La tivù della foresta

(testo e musica di A. Asquino)

Poldo, l’orso bruno, star della tivù,
è fuggito via e non si trova più;
dentro la sua gabbia ha scritto con il miele:
"viva gli animali e la loro tele!"

E nella foresta, quella che è rimasta,
Poldo e i suoi amici voglion dire "basta"
a chi ogni giorno ancora butta giù,
con gli alberi, le tane, aiutaci anche tu!
Il canguro Arturo, borsa ed occhiali,
intervista Poldo e tutti gli animali;
sono assai felici e senza paura,
pronti a cominciare la nuova avventura.

Poldo, bravo Poldo, che bell’invenzione,
fare nella giungla la televisione;
senza interruzioni, né telegiornali,
solo storie belle, storie di animali.
Poldo, che successo la tua trasmissione,
tutti son davanti alla televisione,
grandi o piccolini, con o senza ali,
per guardare la tivù degli animali.

Lallo il pappagallo e Camillo il cincillà,
con quattro scoiattoli fanno il varietà
e la iena Lena ride a crepapelle,
quando c’è il balletto delle tre gazzelle.
Il pinguino Gino, buffo ed elegante,
balla il boogie-woogie con un elefante;
il leone Leo recita da re,
nella telenovela con lo scimpanzé.

(ritornello)

Il canguro Arturo, borsa ed occhiali,
intervista Poldo e tutti gli animali;
voglion fare pace con gli uomini, però:
la natura ha un cuore, ferirla non si può!
La foresta è un bene di tutti, lo si sa
e nessuno mai distruggerla dovrà!

(ritornello)

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