Snaps
(testo e musica di F. Bonifacio)
Nelle luci della mia città,
il desiderio di un acquazzone,
che la faccia rispecchiare
dentro l’asfalto umido della pioggia
Dove le vite si confondono e si perdono,
si trovano in altre arrotolate,
mentre tra un’ombra e l’altra scivolano
e s’insinuano tra sfere di luce illuminate
Son passate dieci ore da stamane,
sono fuori ad aspettare
poco tempo ormai rimane,
il solito breve viaggio e poi dopo
Controllare la tabella degli orari per vedere
s’è partito il treno regionale
e poi sedermi su un Roberto che ama Rosa,
mentre squilla il telefono cellulare
Son salito adesso in treno,
bene grazie, sì, no, non so, non vengo
so avevo promesso
ma è partito un amico proprio adesso
Quando parte un amico poi c’è da ricordare
tanti sogni sai da ripassare
No, no dov’è lui non può ricevere e-mail,
senza voglia però l’andrò a trovare
Ah, devi venire anche tu? Come? Se c’è posto?
Non ti devi preoccupare, possiamo pure ritardare
forse solo gioca al pallone
forse al biliardo
Non lo dirà, ma gli piace già adesso un casino,
pensarci là da lui, là vicino
Bene! Va bene! Ne parleremo, ora non sento
tra le onde di radio disturbate
Prova a chiamarmi tu!!