Balera

(testo e musica di F. Bonifacio)

Seguitando a parlarmi, a parlarmi di lei,
non si accorse che il tempo era cambiato;
per evitare i suoi piedi
fui costretta a chiudere tutto,
gli occhi per non vedere l’orchestra,
le orecchie per non sentire la musica.

Io intuivo le luci, le luci sulla testa,
blu oltre mare verde speranza di cambiare;
Ero attento a non sbagliare,
e fissavo la musica con insistenza,
mentre lei con aria dormiente,
non si accorgeva dei miei sforzi, non notava niente.

Era il fascino del locale
a volte andava bene,
a volte andava male

Era il fascino di Margherita,
quella donna che
mi rubò la vita

Che voleva andarmi bene
anche di sera,
quando io preferivo il fumo di balera

Lasciò scivolare la mano sui miei fianchi,
la sentivo scorrere con lentezza ambigua,
un poco su un poco giù,
ci provava con impegno rinnovato,
annotavo nel vederlo intento e sornione,
trascinare un passo dopo l’altro nel salone

L’avevo studiata con attenzione,
non c’è dubbio, mi aspettava con trepidazione,
L’avvicino piano piano,
le faccio sentire il fascino delle vita,
non le dico altro, non serve essere eloquente,
quando il business è chiaro, l’azione sufficiente

Era il fascino del locale
a volte andava bene,
a volte andava male

Era il fascino di Margherita,
quella donna che
mi rubò la vita

Che voleva andarmi bene
anche di sera,
quando io preferivo il fumo di balera

Ecco che crede, che crede di esser riuscito,
forse si rilassa e mi libera dal sudore,
da questa tormentata avance,
che mi ha lasciata inebetita, come in trance,
almeno avessi avuto l’impressione di ballare,
invece con noia mi sentivo soltanto trasportare

Gli ultimi giri, gli ultimi giri addormentati,
in una danza che si trascina i suoni in cantina,
che li trascina via,
quei due ballerini in prova,
non s’erano accorti che il tempo era cambiato,
portandosi via mazurka, valzer e tango sincopato

Era il fascino del locale
a volte andava bene,
a volte andava male

Era il fascino di Margherita,
quella donna che
mi rubò la vita

Che voleva andarmi bene
anche di sera
quando io preferivo il fumo di balera

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