Se guardo bene

(testo e musica di S. Giaccone)

Se guardo bene
c'è come una pietra consumata
l'affondare di questa nave occupata, se guardo bene

Seduto all'alba in stazione
una voce annunciava le partenze
e ogni treno andava bene
e ogni treno andava bene

Scusa se penso alle tue parole
ma è nella foresta della tua voce
che hai sepolto il sale
del nostro viaggio
hai scambiato la mia fretta per coraggio

E quella nuvola tra i palazzi
era la carta strappata via dai muri
e ho avuto mille amori e cento scarpe

Se guardo bene
il quadro è sempre stato lì
un po' storto e un po' sbiadito
e forse anche le bandiere
erano finte, dipinte

Se guardo bene
c'è che non posso spostarmi sempre
per scansare i delfini naufragati
che se l'autunno ha preso piede
si faccia solo quello che ci conviene

(rit.)

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