Cover Salutami DamascoEsce ufficialmente il prossimo 19 novembre Salutami Damasco, il singolo dei NaGa che anticipa l’uscita dell’album prevista per i primi mesi del 2016. Non nascondiamo che Salutami Damasco abbia avuto una genesi e uno sviluppo piuttosto difficoltosi, fin a partire dalla comunicazione con i due artisti siriani che hanno partecipato alle registrazioni: Shadi Ali e Maen Rajab, rispettivamente cantante e chitarrista della band Gene, con sede a Damasco.
Avevamo deciso di coinvolgerli, dopo avere visto alcuni loro video su Youtube. Tuttavia non sapevamo da che parte cominciare, non avendo trovato nessun profilo sui social, nessun riferimento email, insomma niente di niente. In realtà sia Shadi che Maen avevano già dovuto abbandonare il proprio paese a causa della guerra, senza lasciare alcuna traccia che permettesse di rintracciarli.
Dopo molte settimane di ricerca avevamo stabilito solo un labile link in rete con una persona siriana che diceva di conoscerli e che però non ne aveva notizie da alcuni mesi. Secondo questa persona i due musicisti si erano probabilmente trasferiti in Libano oppure in Giordania. Dopo alcune settimane di silenzio, alla fine, grazie anche ad un pizzico di fortuna, siamo riusciti a contattare Shadi e Maen. Abbiamo sottoposto loro il demo del brano, ed essi hanno subito acconsentito a partecipare, volendo in questo modo anche rifiutare quell’idea di “guerra” che oggi purtroppo ferisce mortalmente la Siria.
Attualmente Shadi vive in Svezia, mentre Maen risiede in Francia, ambedue in attesa che venga loro riconosciuto lo stato di rifugiati politici. Ovviamente questa condizione precaria ha complicato enormemente la produzione, poiché l’impossibilità a muoversi sul territorio europeo non ha permesso ai due artisti di partecipare alle sessioni di registrazione a Milano. Abbiamo potuto perciò lavorare con loro solo tramite pc e skype, inviando e ricevendo i file musicali, man mano che il brano si sviluppava. Se tutto ciò da un lato ha impedito un giusto “interplay” tra gli artisti, dall’altra ha dato un grande valore aggiunto alla canzone, proprio per le difficoltà derivanti dalla lontananza fisica dei musicisti.
Salutami Damasco non è una canzone di guerra, anche se parla di una città adesso purtroppo martoriata dalla guerra. È il ritratto di una città che Claudio, il chitarrista dei NaGa, aveva visitato nel 2010, alcuni anni prima del conflitto. Si tratta della riflessione un po’ amara di chi ha visitato Damasco con gli occhi tipici del turista, di chi ha guardato in modo distaccato persone e palazzi, senza avvertire alcun presagio del dramma imminente che avrebbe travolto da lì a poco il popolo siriano.
Salutami Damasco è una canzone che vuole creare un ponte ideale con tutte le donne, gli uomini e i bambini siriani che stanno soffrendo, ma che non rinunciano a gridare a voce alta la voglia di pace.
Sappiamo che nessuna canzone può cambiare il mondo, sarebbe troppo facile. Ma attraverso una canzone gli uomini possono scambiare le proprie emozioni e possono comunicare tra di loro, al di là delle differenze linguistiche e dell’appartenenza a differenti nazioni.

I NaGa sono:

Lela Cortesi – voce
Claudio Flaminio – chitarre
Marco Parano – batteria
Roberto Dragonetti
– basso
in questo brano con Shadi Ali – voce e Maen Rajab – chitarra acustica