Cecilia
(testo e musica di A. Asquino)
Cecilia, Cecilia, di notte non dormi mai,
ti svegli e chiami: “Papi, vieni dai!”
Cecilia, Cecilia, è un ritornello ormai
e anche il vicinato canta:
“Papi, vieni dai!”
Ti svegli di buon ora perché hai sempre da fare:
la tele da guardare o i muri da colorare.
Di giorno non è facile vederti riposare
o a tavola seduta per mangiare.
Cecilia, Cecilia, di notte non dormi mai,
ti svegli e chiami: “Papi, vieni dai!”
Cecilia, Cecilia, è un ritornello ormai
e anche il vicinato canta:
“Papi, vieni dai!”
La tua pazienza ha un limite, bisogna fare in fretta;
se invece chiamo io, mi dici sempre “aspetta!”
Se cerco di afferrarti sgusci via come niente
e mi sfidi con aria e sguardo irriverente.
Cecilia, Cecilia, di notte non dormi mai,
ti svegli e chiami: “Papi, vieni dai!”
Cecilia, Cecilia, è un ritornello ormai
e anche il vicinato canta:
“Papi, vieni dai!”
Ma tu non hai rivali, coi tuoi baci tutto puoi,
sai prendermi, sai come, sai sempre ciò che vuoi!
Hai la bacchetta magica puntata verso me:
è sempre un gioco facile per te!
Cecilia, Cecilia, di notte non dormi mai,
ti svegli e chiami: “Papi, vieni dai!"
Cecilia, Cecilia, è un ritornello ormai
e anche il vicinato canta:
“Papi, vieni dai!”
E anche il vicinato canta:
“Papi, vieni dai!”