Big feet

(testo e musica di F. Bonifacio)

Big feet era seduta al tavolo,
spandeva bellezza intorno a sè,
con grande indifferenza adornava il locale
col bouquet dei suoi pochi pochi anni

Io Wounded Knee,
zoppicando leggermente,
mi avvicinai con circospezione, e le dissi
balbettando dall’ emozione

Would you like to drink
a glace of wine with me,
after dinner, disse lei con aria interrogativa
yes if possible, risposi io quasi tremando

Why not, era d’ accordo,
partii spedito,quasi non zoppicavo più,
il mio ginocchio,
sembrava guarito

Raggiunsi il mio tavolo,
e in tre minuti avevo terminato di cenare,
ed ero al tavolo di lei, al tavolo di lei
pronto a sognare

Possibile sia così facile dimenticare,
fino a ieri non facevo che pensare
ad un’altra stella,
che sembrava assolutamente la più bella
Oggi sono qui con un miraggio,
e parlo e rido e bevo,
fino a sentirla vicino,
fino a sentirne il profumo di mistero

Big feet anche lei si aiuta bevendo,
i suoi occhi luccicano di ricordi,
si lascia trasportare dal rumore del mare
e si contenta a anche lei a suo modo di sognare

In questo incontro casuale,
guidato dalla sorte fuori dal normale,
Big feet e Wounded Knee non vogliono strafare
e si contentano per intanto di ballare

E nel danzare il sogno si spoglia,
rimane soltanto l’ essenziale,
due gambe da baciare,
che circondano la musica

Un corpo che si flette al ritmo giusto,
l’abbraccio voluttuoso un po’ frenato,
la finzione approssimata,
di una vita appassionata

E tutto finisce con la luna pronta ad andare
e il sole a ritornare,
con un bacio rubato, con due numeri scambiati
con due cuori, con due cuori arrabbiati

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