BlusaFrescoLana

(testo e musica di Flavio Bonifacio)

Restare una vita in una blusa,
una blusa a quadri chiari,
una blusa a quadri scuri
di un ordinario aspetto,
con la lampo sul davanti,
e un cappuccio sul di dietro

Portare una blusa fresco lana,
una blusa sola double face,
una blusa per ogni tempo

Per i rigori dell’inverno,
per le calure dell’estate,
per le lusinghe delle mezze stagioni

Appoggiarti sulla sedia e andare via,
con un golf d’importazione,
pensare nella notte al tuo tepore,
al tuo abbraccio morbido di lana,
rimpiangere il tuo ruvido contatto,
intessuto di remote levità

Indossare la mattina quella blusa,
con la lampo sua ben chiusa,
con il cappuccio sopra gli occhi,

per le strade sempre uguali,
tirare i giorni sempre avanti,
tirarsi i giorni sempre dietro

Osservare dalla blusa la vita intorno,
una vita sola da una blusa,
una blusa sola per ogni tempo

infeltrita dall’umido di pioggia,
schiarita sotto il sole degli Agosti,
trascorsa dalle estati che passasti.

Aggiustare sulla sedia le tue pieghe,
per non lasciarti stropicciare,
tenerti un posto buono nell’armadio,
senza tarli che ti sfibrino le trame,
ritrovare nell’autunno il tuo colore,
tra quadri intriso di consuete libertà

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