Nessuno chieda

(testo e musica di S. Giaccone)

Nessuno chieda il permesso di entrare
in una morte a vent'anni
a questo sangue in comune
a questo morire da cani
un salto veloce dai compagni
una parola dolce nel cuore
a quella lurida piazza
dove un ragazzo muore

Nessuno chieda il permesso d'entrare
in una morte a vent'anni
né sbirri né targhe o canzoni
solo quel corpo tra gas e gipponi
e quell'anima nera di noi italiani
l'impero del duce o l'impero delle televisioni
quell'infame scordare di noi italiani
quel resistere sempre di noi italiani

Nessuno chieda il permesso di entrare
in una morte a vent'anni
per ricordare un volto o una voce
per il mestiere o per posare la croce
di quell'anima nera di noi italiani
l'impero del duce o l'impero delle televisioni
quell'infame scordare di noi italiani
quel resistere sempre di noi italiani

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