The taylor
(testo e musica di S. Giaccone)
A storm’s coming, the taylor says
his scissors stabbing the sky
but all my words are lost coins
buried deep in the sand, time gone by
I’ve been in these parts for quite awhile
but everyone can tell
I don’t belong, I don’t belong
I don’t belong round here
Just drifting, following my feet
dazed by the song the sea waves repeat
Promising there’s something more out there
but it takes all your poems to pull down the moon
and spot a sail, who knows if it’s coming soon
Just drifting, following my feet
dazed by the song the sea waves repeat
And the taylor he smokes
he knows it all
if you can’t cut it or stitch it
it’s not a truth at all
it’s just a trick of the light
it’s just a trick of the light
as another summer night dies
and a distant shipyard siren cries
And the taylor he’s a loner too
thirty years cutting cloth with such care
I know there’s a dark backroom
with his wife’s portrait in there
storm clouds turn off the sun
but the taylor won’t look up
there’s work still to be done
Just drifting, following my feet
dazed by the song the sea waves repeat
And the taylor he smokes
he knows it all
if you can’t cut it or stitch it
it’s not a truth at all
it’s just a trick of the light
it’s just a trick of the light
as another summer night dies
and a distant shipyard siren cries
IL SARTO
C’è tempesta, dice il sarto
puntando le sue forbici verso il cielo
ma tutte le mie parole sono monete perdute
sepolte sotto la sabbia, nei tempi andati
È un po’ di tempo ormai che sono qua
ma tutti possono vederlo
non sono di qua, non sono di qua
non sono di questi parti
Vagando, seguendo i miei piedi
confuso dalla canzone senza fine
delle onde del mare
Promettono ci sia qualcosa di più, là fuori
ma ci vogliono tutte le tue poesie
per tirar giù la luna e avvistare una vela
chissà quando arriverà
Vagando, seguendo i miei piedi
confuso dalla canzone senza fine
delle onde del mare
Ma il sarto lui fuma
lui la sa lunga,
se non puoi fare tagli e cuci
non è la verità, per nulla
è solo uno scherzo della luce
uno scherzo della luce
un’altra notte di quest’estate che se ne va
una sirena lontana, nel porto, piange
E il sarto pure lui è un solitario
da trent’anni taglia stoffa nel modo più esatto
so che c’è una stanza, buia, nel retro
con il ritratto di sua moglie
nuvole nere spengono il sole
ma il sarto non le guarderà
c’è un lavoro, preciso, da finire
Vagando, seguendo i miei piedi
confuso dalla canzone senza fine
delle onde del mare
Ma il sarto lui fuma
lui la sa lunga,
se non puoi fare tagli e cuci
non è la verità, per nulla
è solo uno scherzo della luce
uno scherzo della luce
un’altra notte di quest’estate che se ne va
una sirena lontana, nel porto, piange