Medea/The praties they grow small

When the wind blows, the people of Corinth, who are your people, Jason, say it is I who has angered it. And they say when spring comes I call up autumn. And they say I could make the harvest more prosperous but instead I let the earth’s fruits grow sickly and shrivel...
Destiny is sated, Jason, but we who have survived are not. You will weep and still think of your kingdom. Now you’ll go knocking on the doors in your village and nobody will recognize you. You will forget your own name and forget your people who have gone and left you all alone. They’ve gone to tell the stories of our deeds, to console themselves for neither being powerful nor rich nor strong. And so we will live on as we must live on. Only the Gods know who was the first to do wrong but destiny is sated (C. Alvaro, trad. P. Brett)

(brano popolare che si riferisce alla grande carestia del 1847-48 in Irlanda)

Oh the praties they grow small, over here
oh the praties they grow small
and we eat them in the fall
and we eat them coats and all, over here

Oh we’re down into the dust, over here
oh we’re down into the dust
but the Lord in whom we trust
will repay us crumb for crust, over here

Oh we wish that we were geese, night and morn
oh we wish that we were geese
and could live our lives in peace
till the hour of our release, eating corn

MEDEA/LE PATATE CRESCONO PICCOLE
Quando tira questo vento, il popolo di Corinto, il tuo popolo, Giasone, dice che sono io a provocarlo. E dicono che quando arriva la primavera io chiamo l’autunno. E dicono che potrei rendere più prosperi i raccolti e invece lascio che ogni frutto della terra cresca più piccolo e malato...
Sazio è il destino, Giasone. Ma non noi che sopravviviamo. Tu piangi e pensi ancora al tuo regno. Ora andrai a battere alle porte del tuo villaggio e nessuno ti riconoscerà. Ti dimenticherai il tuo stesso nome. Il tuo popolo ci ha lasciati soli. Sono andati a raccontare i nostri fatti, a consolarsi di non essere né potenti né ricchi né forti. E vivremo ancora. Ci toccherà vivere. Solo gli Dei sanno chi per primo ha fatto il male. Sazio è il destino.

Oh le patate crescono piccole quaggiù
crescono piccole
le mangiamo in primavera
le mangiamo con la buccia e tutto, quaggiù
Oh siamo nella polvere quaggiù
oh siamo nella polvere
ma il Signore in cui crediamo
ci ripagherà di tutto questo, presto
Oh sogniamo di essere degli uccelli, giorno e notte
sogniamo di essere degli uccelli
e di poter vivere in pace
fino al giorno della morte, mangiando il grano

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