La Musicando edizioni musicali s.n.c. è la società editoriale che agisce in stretto contatto e sinergia con la nostra etichetta. Se La locomotiva è una sorta di braccio armato, il logo che compare sui nostri prodotti, la Musicando risulta invece essere la cassaforte, nella quale vengono custoditi i brani di autori e compositori che si affidano alla nostra struttura.

Ma cosa facciamo in pratica come editori?

La risposta è molto semplice: operiamo in modo da far aumentare il valore di un brano a noi affidato. Se l’autore può essere giustamente equiparato al meccanico che costruisce una macchina perfettamente funzionante, noi editori siamo coloro che mettono la benzina per farla viaggiare, investendo sia tempo che denaro.

A noi si rivolgono soprattutto coloro che, più che all’apparire in prima persona in qualità di interpreti, sono orientati al mestiere di autori di testi e musiche da far eseguire a terzi. Noi, in qualità di editori musicali, seguiamo innanzitutto gli artisti che pubblichiamo su supporto, inserendoli in catalogo. Ma non solo: cerchiamo anche di sviluppare brani che per motivi vari non pubblichiamo direttamente, ma nei quali crediamo, investendo così energie e denaro per svilupparli.

In che modo sviluppiamo i brani?

Proponendoli ad artisti, noti e meno noti, che li inseriscano nel loro repertorio e che possibilmente li incidano. Insomma operiamo affinché queste opere abbiano una crescente diffusione tra addetti ai lavori e pubblico.

Cosa chiediamo all’autore?

Due sole cose: di essere iscritto alla SIAE (Società italiana degli autori ed editori) e di darci “le edizioni” delle sue opere.

Ciò avviene compilando e firmando un bollettino da depositare in SIAE, dove compaiano sia gli autori che l’editore, con le rispettive quote di ripartizione, sia per quanto riguarda il diritto di pubblica esecuzione (DEM), espresso in ventiquattresimi, sia per quanto riguarda il diritto fonomeccanico, cioè la stampa su supporto (DRM), espresso invece in centesimi.

Solitamente il rapporto tra autore ed editore è “metà e metà”, quindi per quanto riguarda il DEM avremo 12/24 all’autore e 12/24 all’editore, nel caso del DRM 50% all’autore e 50% all’editore. Questa è ovviamente la suddivisione standard, che non esclude le dovute eccezioni.

La nostra missione è che venga sempre rispettato il diritto economico e morale degli autori che ci hanno affidato lo sviluppo delle loro opere. Quindi, se è importante l’aspetto remunerativo legato ad esse, resta saldo il principio che solo l’autore possa decidere del destino di ciò che ha creato. Quindi noi, in quanto editori, partendo dal totale rispetto di questi due principi, potremo utilizzare le opere nei modi ritenuti più opportuni, con pubblicità e promozioni, al fine di incrementarne la diffusione, e quindi la redditività. Ad esempio potremo affidarle ad artisti che le incidano o che le inseriscano nel loro repertorio dal vivo, oppure potremo proporle a registi e società di produzione per la sincronizzazione di documentari, corto e lungometraggi. Tutto ciò, senza nessun tipo di spesa da parte dell’autore.

Per ogni approfondimento e quesito sul diritto d’autore vi invitiamo ad andare sul sito della SIAE.