Salutami Damasco NaGa

Cover: Ivan Pignatelli

Anno: 2015

Data di uscita: 19/11/2015

N. catalogo: LOC 1815-24



Salutami Damasco
Un altro ciak


NaGa_fotoIl 19 novembre 2015 è stato pubblicato il singolo Salutami Damasco (La locomotiva), nato dalla collaborazione tra il gruppo milanese di pop-noise NaGa e i due artisti siriani Shadi Ali e Maen Rajab, rispettivamente cantante e chitarrista della band Gene, con sede a Damasco. Il disco ha avuto una genesi e uno sviluppo piuttosto difficoltosi, fin a partire dalla comunicazione con Shadi e Maen. Dopo avere visto alcuni loro video su Youtube, avevamo deciso di coinvolgerli, senza sapere tuttavia in quale modo contattarli, dal momento che non avevamo nessun riferimento email né nessun loro profilo sui social. Sia Shadi che Maen in realtà avevano già dovuto abbandonare il proprio paese a causa della guerra. Dopo molte settimane di ricerca avevamo stabilito solo un labile link in rete con un loro conoscente siriano che però non aveva notizie dei due artisti da alcuni mesi. L’ipotesi era che si fossero trasferiti in Libano oppure in Giordania. Dopo alcune settimane di inutili tentativi, alla fine, grazie anche ad un pizzico di fortuna, siamo riusciti a contattarli. Abbiamo sottoposto loro il demo del brano, ed essi hanno subito acconsentito a partecipare, volendo in questo modo anche rifiutare quell’idea di “guerra” che oggi purtroppo ferisce mortalmente la Siria.

Attualmente Shadi vive in Svezia, mentre Maen risiede in Francia, ambedue in attesa che venga loro riconosciuto lo stato di rifugiati politici. Ovviamente questa loro condizione precaria ha complicato enormemente la realizzazione del brano, poiché l’impossibilità a muoversi sul territorio europeo non ha permesso loro di partecipare alle sessioni di registrazione nello studio di Milano. Abbiamo dovuto perciò lavorare con Shadi e Maen solo tramite pc e skype, inviando e ricevendo i file musicali, man mano che il brano si sviluppava. Se tutto ciò da un lato ha impedito un giusto “interplay” tra gli artisti, dall’altra ha donato un grande valore aggiunto alla canzone, proprio per le difficoltà derivanti dalla lontananza fisica dei musicisti.

Salutami Damasco
non è una canzone di guerra, anche se parla di una città ora purtroppo martoriata dalla guerra. È il ritratto di una città che Claudio, il chitarrista dei NaGa, aveva visitato nel 2010, alcuni anni prima del conflitto. Si tratta di una riflessione un po’ amara di chi ha visitato Damasco con gli occhi tipici del turista, guardando persone e palazzi, senza però avvertire nulla del dramma imminente che avrebbe travolto da lì a poco il popolo siriano.Salutami Damasco è una canzone che vuole creare un ponte ideale con tutte le donne, gli uomini e i bambini siriani che stanno soffrendo, ma che non rinunciano a gridare a voce alta la voglia di pace. Sappiamo che nessuna canzone può cambiare il mondo, sarebbe troppo facile. Ma attraverso una canzone gli uomini possono scambiare le proprie emozioni e possono comunicare tra di loro, al di là delle differenze linguistiche e dell’appartenenza a differenti nazioni. In questo brano Shadi Ali ha cantato insieme ai NaGa in un italiano pressoché perfetto, mentre Maen Rajab ha suonato la chitarra acustica.

Oltre alla release digitale (distribuita da RouteNote), il brano è stato anche stampato su cd in tiratura limitata e numerata da 1 a 333.
Per informazioni scrivi a musicando@la-locomotiva.com.

Guarda il video di Salutami Damasco.

I NaGa sono Lela Cortesi (voce), Claudio Flaminio (chitarre), Roberto Dragonetti (basso) e Marco Parano (batteria).


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  • Dario Antonetti

  • Foto Sakina

    Sakina Al Azami