Il mastering

ll mastering è una fase cruciale nella realizzazione di un disco, poiché è il momento durante il quale i brani registrati in precedenza vengono equalizzati, cioè resi omogenei per quanto riguarda i livelli di volume. Inoltre le tracce vengono corrette a livello di frequenze e pulite da tutte quelle piccole imperfezioni dovute ad eventuali errori compiuti in fase di missaggio. In questo modo riusciamo così ad eliminare, per quanto possibile, i problemi presenti nello spettro audio di un brano, ottimizzandolo dal punto di vista della gamma dinamica. L’operazione di mastering tuttavia non ha solo lo scopo di “riparare” le tracce audio; in realtà ha anche l’obiettivo di dare ad esse un certo “colore”, secondo le esigenze e i gusti dell’artista e del produttore. Probabilmente sarà successo anche a te di ascoltare il disco di un artista famoso, restando a tal punto affascinato dal suo sound da volerlo “ricreare” in una tua produzione. Ebbene, esiste una persona esperta nella manipolazione e nelle tecniche di analisi e sintesi di segnali audio, il cui compito è proprio quello di trovare il suono “giusto” per un disco: questa persona è l’ingegnere del suono.

Esiste però una regola fondamentale: neppure il più accurato dei mastering può creare o migliorare ciò che non esiste. Ci spieghiamo meglio: un mastering efficace deve comunque necessariamente partire da tracce registrate di buona qualità, in modo che l’ingegnere del suono possa apportare tutti quei perfezionamenti tali da rendere il prodotto più appetibile dal punto di vista sonoro. Dal punto di vista pratico oggi il mastering è visto innanzitutto come un processo utile a far “pompare” di più un brano, a farlo suonare “più forte”; in realtà l’obiettivo finale, come già detto, è più articolato: grazie al mastering si rende l’intero disco più omogeneo, caratterizzandolo anche dal punto di vista espressivo.

Grazie alla tecnologia e alla facilità di comunicazione tramite computer e telefono, il mastering può essere effettuato con risultati ottimali anche “a distanza”. Il committente e l’ingegnere del suono possono essere dislocati in luoghi diversi e distanti, senza che l’operazione risulti pregiudicata. Tutto ciò determina un notevole risparmio di tempo e denaro, evitando eventuali costi legati a viaggi e permanenza fisica nel luogo dove viene effettuato il mastering, cioè lo studio ad esso dedicato. In pratica si crea un “work in progress” nel quale artista e produttore da un lato e ingegnere del suono dall’altra possono collaborare in modo pieno e soddisfacente, tenendosi costantemente aggiornati tramite email e telefono.

Ovviamente le azioni che l’ingegnere del suono esperto va a compiere dipendono molto dal genere musicale del brano: è perfettamente chiaro che ad esempio una canzone pop, in linea di massima, dovrebbe avere sonorità differenti da un brano di heavy metal. Un altro aspetto fondamentale è poi legato all’utilizzo che del brano ne faranno l’artista e il produttore. Molteplici possono essere le opzioni: il disco sarà stampato su cd, oppure sarà distribuito solo online in modo liquido? E’ prevista una stampa su vinile? A seconda del mezzo di diffusione del disco, l’ingegnere userà i dovuti accorgimenti per avere il master “giusto”.

Il processo di mastering presso il nostro studio si svolge attraverso 3 step differenti e successivi:
1 – Analisi
Innanzitutto vengono attentamente analizzate tutti i brani inviati dal cliente, quindi gli viene comunicato quello che secondo l’ingegnere del suono andrebbe migliorato.
2 – Azione
Operando sui brani, viene migliorato il loro suono tramite tutte le operazioni reputate necessarie (equalizzazione, compressione, etc.). In questa fase viene inviato al cliente un sample, in modo che possa farsi un’idea precisa di come il lavoro sta procedendo.
3 – Check
Prima di chiudere il progetto vengono apportate le ultime correzioni su eventuali disturbi e distorsioni; inoltre si valutano eventuali rumori di fondo e la possibilità di eliminarli.
Attenzione: alcune operazioni possono essere effettuate solo se l’ingegnere del suono ha a disposizione la registrazione multitraccia del brano, in modo da poter operare separatamente sulle singole tracce.

Tutte le operazioni di mastering vengono effettuate sia attraverso i monitor che attraverso le cuffie: la finalità è quella di sentire come “suona realmente il pezzo” negli ambienti più disparati, dall’impianto stereo ultramoderno del salotto di casa al lettore dell’automobile, dalle casse del computer agli auricolari dello smartphone.

Quindi, per concludere, il mastering ottimale libera al massimo il potenziale di un brano, facendo percepire meglio il suono, esaltandone al meglio la qualità. Se parliamo di un album composto da più brani, il suono risulterà coerente dall’inizio alla fine, caratterizzando il lavoro nella sua interezza. Oggi la tecnologia si è sviluppata in modo incredibile, tuttavia niente potrà mai sostituire l’uomo: l’orecchio, le mani e l’esperienza dell’ingegnere del suono sono aspetti irrinunciabili per un mastering di qualità.

Tore Melillo, dopo essersi occupato per trentatre anni di tutte le fasi della registrazione musicale, ora ha deciso di dedicarsi esclusivamente al mastering, utilizzando la migliore tecnologia e i migliori software a disposizione nel mercato. Questa è la migliore garanzia che possiamo fornirti: fare in modo che il tuo progetto musicale, partito dalla semplice scrittura della canzone, si possa concretizzare in un master impeccabile, fruibile da parte del tuo pubblico.

Ascolta ora due brani sottoposti ad un’operazione di mastering basale: la cosa che è facile sentire immediatamente è che, a parità di livello di volume del lettore, il brano masterizzato suona “più forte” e con delle dinamiche che fanno sì che non ci sia nessuna distorsione, anche a volume alto. Attenzione: per verificare appieno le differenze è necessario ascoltare i brani attraverso dei monitor che non siano quelli ordinari di un pc.

Canzone #1 – Mi sporcherò le mani (Sandro Spazzoli)MP3 (prima)