Vivila Zuccarino

Cover: Rita Bernardi (disegni) - Ivan Pignatelli (grafica)

Anno: 2016

Data di uscita: 18/06/2016



Vivila
Uè guagliò
Vorrei ballare (feat. Ambrogio Sparagna)
Terra amara, terra d'amare
Mia modesta e strana conoscenza
I ragazzi di ...rosa
Mare mare
Come e se vuoi
Due accordi


ZuccarinoÈ stato pubblicato il 18 giugno Vivila, l’album che rappresenta il debutto discografico ufficiale di Zuccarino. Sono nove piccole storie attraverso le quali l’artista compie un viaggio dalla periferia, non solo metaforica ma anche geograficamente reale, l’Irpinia, verso il centro della musica. Proprio questa distanza probabilmente ha permesso che fosse mantenuta una freschezza di cuore e di testa: in tal modo le canzoni finiscono per collocarsi in una dimensione semplice e spontanea. Dal vivere quotidiano dell’artista emergono così in maniera naturale anche quelle domande fondamentali che riguardano il senso stesso dell’esistenza, ma che difficilmente possono trovare una risposta.
Ascoltando il disco i più attenti forse percepiranno la traccia dello scorrere del tempo: è evidente che un brano come Uè guagliò, scritto negli anni 80, si mostra lontanissimo nelle intenzioni da Vivila, una canzone del 2015. Ma tutto ciò rappresenta la peculiarità dell’album: i testi, la musica e il sound sono la sintesi di esperienze e collaborazioni accumulate nel corso degli anni. Resta sempre chiarissima l’onestà intellettuale e artistica del lavoro: nulla è stato composto con lo scopo di registrare in quel momento un disco. Tutti i brani sono storie personali, semplicemente scritte perché la musica non ti lascia mai.

Il disco: traccia per traccia 

Vivila: brano dedicato a Rocco Azzarino dei Musicamanovella, una persona semplicemente meravigliosa, apparentemente meno fortunata, ma che invece è stata capace di mostrare a Zuccarino quanto l’arte sia vita.

Uè guagliò: ognuno di noi è ciò che ha scelto di essere. Spesso contare sugli altri è solo una spiacevole illusione. Tuttavia possiamo trovare un lato positivo persino negli eventi meno felici, anche nelle situazioni in cui sembra che non ci resti nient’altro che “attaccarci al tram”.

Vorrei ballare: un modo per ringraziare con sincerità Ambrogio Sparagna, la cui collaborazione in questo progetto ha permesso a Zuccarino di scrivere una bellissima pagina di musica.

Terra amara, terra d’amare: il racconto di quante volte la speranza si scontri con la realtà, di quante volte quest’ultima ci volti le spalle scordandosi di noi, dei nostri sogni, dei nostri desideri, dei nostri sapori, della nostra storia.

Mia modesta e strana conoscenza: parla di tutte le volte in cui avremmo voluto esserci, con le nostre mani e con i nostri pensieri, in quei cambiamenti che spesso piovono dall’alto, senza darci alcuna possibilità di “partecipare”.

I ragazzi di …rosa: la foto di una comunità irpina, quella di Fontanarosa, che ogni anno, in un tardo pomeriggio d’agosto, fa rivivere la propria storia con amore e sudore.

Mare mare: racconta con amarezza dei cambiamenti del nostro modello sociale e sentimentale, nel quale gli amori scorrono rapidamente. In questo nostro mondo Penelope non troverebbe alcun spazio.

Come e se vuoi: una delle poche cose positive che riusciamo a conservare è l’imprevedibilià dei sentimenti, degli amori, dell’amicizia.

Due accordi: un brano semplice, scritto con “solo due accordi”, per raccontare le delusioni dei falsi amori, quelli che riescono a svuotarci di ogni cosa, lasciandoci dentro solo amarezza.

Nel disco hanno suonato: Mario Giardino (fisarmonica), Marco Martone (fiati), Flavio Sibilia (batteria), Mario Sibilia (chitarra) e Lello Somma (basso).

Mario Giardino      Marco Martone

 

Mario Sibilia           Lello Somma & Zuccarino

Ospite d’eccezione è Ambrogio Sparagna, il quale ha scritto anche Vorrei ballare, il brano nel quale duetta alla voce con Zuccarino.

In studio con Ambrogio Sparagna

 

 

 

 

 

 

 

Il disegno della copertina è di Rita Bernardi.Disegno di Rita Bernardi


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